Le meringhe, questo concentrato di aria e zucchero. Per me, sono state un tabú e/e croce per tanto tempo perché:
1. la prima e ultima volta che le ho fatte ho mangiato praticamente delle "frittatine squacquarate" dal colore poco invitante
2. memore del punto 1., ci avevo messo una croce sopra e al diavolo!
Poiché peró per mia indole voglio e devo eliminare gli stessi tabú che mi creo, un giorno non troppo lontano ho deciso di riprovarci.
Stavolta peró mi sono documentata, ho studiato qui e lí, cercato, gugolato, confrontato ricette ed opinioni. Nemmeno mi fossi dovuta cimentare in chissá che. Dovevo peró riuscirci e ci sono riuscita!!
Tra le cose lette, ho scoperto che ci sono due versioni di meringa: alla francese e all'italiana.
Ora mi infilo gli occhialoni da nerd, salgo in cattedra e spiego:
- la meringa alla francese, é quella fatta col metodo a freddo (quello in pratica che, se fatto male, genera le famose frittatine squacquarate del giá citato punto 1.): si montano gli albumi a neve, si aggiunge lo zucchero, si continua a montare e, con un sac à poche, si formano i "ciuffetti" che si cuoceranno al forno
- la meringa all'italiana, invece, é fatta col metodo a caldo: si montano gli albumi a neve e si aggiunge uno sciroppo bollente di acqua e zucchero. Si continua a montare fino al raffreddamento completo e si puó procedere con le eventuali altre preparazioni.
Io ho scelto il metodo all'italiana perché ha il vantaggio di pastorizzare gli albumi e permettere quindi al composto di essere utilizzato anche per mousse a freddo. Capito la finezza?
Ho utilizzato:
- Chiare d'uovo (non é la quantitá, ma il peso che conta)
- stessa quantitá di zucchero (ecco svelato l'arcano)
- 1-2 cucchiai di Acqua
- qualche goccia di Limone
- 1 pizzico di Sale
- Termometro da cucina
Con la planetaria, cominciare a montare gli albumi a velocitá moderata, aggiungendo solo le gocce di limone ed il pizzico di sale (mi infilo nuovamente gli occhialoni e riprendo a spiegare: se si parte a velocitá moderata e non "a manetta", l'aria incorporata negli albumi resta imprigionata e non permette poi al composto di smontarsi).
Mentre la planetaria lavora, mescolare in un pentolino lo zucchero con l'acqua e scaldare fino a raggiungere la temperatura di 120° (Termometro!!). Raggiunta la temperatura, versare lo sciroppo bollente nella planetaria in movimento.
ATTENZIONE: versare il liquido in direzione dei bordi e non delle fruste, sennó vengono le "ragnatele"!!
Aumentare la velocitá e continuare a montare fino al completo raffreddamento della meringa. A questo punto, diventerá talmente soda che sembrerá panna montata. Resistere dall'affondarci le dita é cosa assai ardua!
Rivestire una, ma anche due teglie da forno con un foglio di silicone o con carta da cucina. Rempire un sac à poche col composto e formare sulle teglie tanti ciuffetti (o forme, secondo il gusto).
Mettere la teglia in forno scaldato a 100° (non ventilato), lasciare lo sportello socchiuso (io ci ho messo il manico di un cucchiaio di legno) e dimenticarsi per almeno un'ora, se non 2, che qualcosa "bolle in pentola". Le meringhe si seccheranno belle belle e resteranno bianche pallide.
Poiché di composto me ne é rimasto un po', l'ho coperto, messo in frigo ed utilizzato poi per... per...